sabato 30 aprile 2022

Buon decimo anniversario #Rivoluzione (Concorso di Idee FNOVI 2012)

 30 aprile 2022

Oggi è il decimo anniversario di questo saggio:
https://ma-guarda-e-passa.blogspot.com/2014/02/contro-la-crisi-la-rivoluzione-degli.html 

Il 30 aprile del 2012 mi ritrovai ad ultimare una bozza scritta di getto in una decina di giorni appena. 

Esitavo non a ideare e scrivere, ma a pensare se ne valeva la pena lanciare un messaggio provocatorio tanto forte a una professione sanitaria, e alle professioni intellettuali in genere, che già dieci anni fa per me erano ancorate a un modello culturale fatiscente. 

Accennavo già in abstract a una rivoluzione culturale da attuare prima che si innescasse una rivoluzione "sanguinaria", allora. 

Mai avrei ipotizzato che dieci anni dopo si arrivasse a pandemie fantascientifiche e a preamboli di terze guerre mondiali per attuare "great reset" di "nuovi ordini mondiali".

E se a quei tempi, dieci anni fa, la realtà che toccavo era di ordini professionali con presidenti rieletti per 20 anni senza alcuna alternativa in una pietosa affluenza al voto, oggi addirittura c'è notizia di ordini professionali blindati ai seggi elettorali da forze dell'ordine private per non far votare gli iscritti...evidentemente per veder rieletti i soliti dalla solita cerchia.   

Poi via, una disamina sintetica di ciò che è stato il percorso del progresso dell'umanità, da angolature antropologica ed epistemologica. Toccando perfino il tasto dell'inquinamento oggi romanzato nel cambiamento climatico, nel mentre non si sente ancora dopo dieci anni discutere sulla differenza tra lo "sprecare" l'acqua (azione impossibile) e lo "sporcare" l'acqua (azione scontata ormai globalizzata).

 Non a caso quest'opera quindi è il ponte tra il mio "studio interdisciplinare" sulla medicina olistica (2008) e la successiva teorizzazione della "pervertitocrazia" (2014). 

Ma sono davvero grato alla vita per questa sintesi non solo perché mi ha dato la soddisfazione di osare una visione del futuro che rende coerente il presente legalmente criminogeno di oggi con il presente culturalmente criminogeno di allora. 

Grato lo sono anche per aver avuto il lusso spirituale di vivere quell'esperienza mistica creatrice che ha portato Dante a comporre il suo Vita Nova, o Nietzsche il suo Così parlò Zarathustra, o Leopardi il suo A Silvia: l'ispirazione di una donna, ovviamente mai frequentata, capace di farmi immergere negli abissi dei problemi culturali del nostro tempo traendone un sunto in appena dieci giorni. 

Dante, Nietzsche e Leopardi però non scelsero di non frequentare le loro muse. Furono costretti a non frequentarle. Io lo scelsi. Perché consapevole che non avrei potuto offrire, anche se fossi stato corrisposto, quella vita che avrei sognato di vivere insieme a una potenziale Lou, Silvia, Beatrice.  

E l'intero saggio è la dimostrazione analitica del perché non avrei potuto viverla: eravamo e siamo in una società demenziale, perversa, insulsa, dove si afferma chi più è eticamente fallito, e  chi più tenta di capire per cambiare quel fallimento, viene emarginato ed eliminato.  

Non vale la pena investire un sentimento d'amore glorioso in una fogna di valori nauseabondi, ma vale senza dubbio la pena prendere consapevolezza del problema e cercarne soluzione: se il problema è culturale, la soluzione allora può realizzarsi solo in un saggio, o una tesi, o un libro. Una poesia. E arrivederci ad altre vite se mai. Dove non conta più cosa si può o non si può offrire a qualcuno per la felicità, ma conta solo condividere un paradiso che già c'è.  

Infine questo saggio mi ricorda di essere fieramente un medico veterinario. Quel professionista che studia per diventare esperto di salute, malattia, ambiente, alimentazione, sanità pubblica. 

Ed è anche grazie a questo saggio che oggi sono fiero di essere medico veterinario anche senza esercitare la professione. Anzi.

Proprio quello che ho studiato mi impone di non fare la mia professione in modo alternativo a ciò che è. 

Io una medicina succube di logiche speculative sulla malattia e la mistificazione del rapporto uomo-animale-ambiente, la aborro e la lotto. Da sempre. E sempre lo farò. 

Ecco ciò che ho fatto dieci anni fa e faccio oggi. Coerentemente a ciò che sono.



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